TEGERNSEE LAGER HELL
- Tegernsee
- 19 ago 2016
- Tempo di lettura: 4 min
TEGERNSEE LAGER HELL

Foto di Tomasz Konrad
Torniamo per un momento a Sud, molto a sud… nella parte meridionale dell’Oberbayern, a poco meno di trenta chilometri dal confine con l’Austria.
Siamo esattamente a Sud di Muenchen ed a Sudovest di Rosenheim, in una zona ricca di laghi prealpini e paesaggi da sogno.
Anche se non il più grosso, Tegernsee è certamente il lago più famoso dell’Oberbayern, rinomata meta turistica e balneare, per la Baviera ricopre fondamentalmente il ruolo che in Italia è riservato al ben più grande Garda.
La zona prealpina, ricca di foreste, è il teatro perfetto nel quale una vallata si apre di fronte ad un lago di medie dimensioni, ma dall’attrattiva unica.
Spiagge di smeraldo invitano numerosi turisti alla balneazione, nonostante la temperatura dell’acqua non certo paragonabile ai mari nostrani, e numerose strutture turistiche circondano un lago costellato di alberghi in stile tradizionale e ristoratori tipici, oltre che etnici.
Ovviamente logica vuole che una zona turistica debba mantenere una certa immagine, talvolta a discapito della qualità e del buon prezzo, e Tegernsee non fa eccezione, ciononostante è possibile, come ovunque in Baviera, trovare ottime situazioni non certo prive di qualità, sia culinaria che brassicola.

Anche se non è l’unica prodotta in zona, la HB Tegernsee è senz’altro la regina del lago, anche se forse più per notorietà che per dato di fatto (mi riserverò di scoprire altre produzioni locali).
Diffusa su tutto il litorale lacustre, la Herzogliches Brauhaus Tegernsee (ebbene si, HB non sta per Hofbrau, come verrebbe naturale pensare), si può trovare presso la stragrande maggioranza dei ristoratori, prima tra tutte la Braustube principale, situata nella zona Sudovest del lago, facilmente raggiungibile sia tramite la strada che circumnaviga lo specchio d’acqua (sempre trafficatissima in periodo estivo), sia via battello, il cui servizio garantisce di poter raggiungere su numerose imbarcazioni i vari approdi del lago. Attenzione però, come già detto “turistico” è spesso sinonimo di limitata qualità, ed alla peggio “fregatura”… abbiate sempre cura di evitare situazioni dalla spesa gravosa e dalla qualità ridotta.
Avviamoci dunque verso la Braustuberl ufficiale di questa HB Tegernsee, una struttura ampia, nata come convento, trasformato poi in residenza estiva dal primo Re della Baviera Maximilien I, affiancato dalla chiesa e posto di fronte ad una piazza lastricata che da sul piccolo molo.

Le stradine alberate che costeggiano il lago lasciano spazio a vedute naturalistiche di altissimo livello e, nonostante l’ampia presenza di turisti di ogni nazionalità, si arriva ben presto all’ingresso dell’affollata birreria. La struttura è in classico stile alto bavarese, con numerosissimi posti a sedere dentro, ma soprattutto fuori, per una capienza complessiva, ad occhio e croce, che potrebbe forse raggiungere anche il migliaio di unità.
Di fianco al ristorante principale, sulla destra, si può trovare anche un locale dall’aspetto più formale, dove la sera è facile trovare locali in Lederhosen e Dirndl, con tanto di banda musicale tipica, che però ad occhio sembra avere un target economico più alto, pur non avendo effettivamente letto la speisekarte.
All’interno il locale è in classico stile rurale bavarese, con mobili in legno chiaro ed apparecchiature semplici e rustiche. Essendo in periodo estivo il menù offre una vasta scelta di brotzeit (pasti freddi) tra cui alcuni tipi di pesce, che ho assaggiato e trovato certamente all’altezza.
I prezzi sono validi e le birre costano decisamente meno rispetto a Munchen città, quasi la metà.
Sono tre le birre che attirano la mia attenzione, una Helles, una Spezial ed una Dunkel, tutte e tre, come specificherò nelle prossime recensioni, estremamente frizzanti, ma questa impressione può essere stata condizionata dal fatto che al momento dell’assaggio venivo da cinque giorni di Keller franconi, molto meno frizzanti rispetto alla media alto bavarese. Tra le varie, quella che mi ha più gratificato è stata senza dubbio la Helles, che non sono solito bere, ma quando è valida, diciamocelo, va detto.

HB TEGERNSEE HELL
La birra ci si presenta in un boccale cilindrico con manico classico, la schiuma è di media persistenza, come è tipico per le helles convenzionali, mentre il colore è dorato chiaro, molto limpido.
E’ una birra fresca, secca d’impatto, ma non per questo fastidiosa… come le sue due sorelle risulta particolarmente frizzante, ma mentre in una dunkel l’eccesso di anidride carbonica può facilmente risultare fuori luogo, su una hell è un tratto fondamentale.
Il gusto è fortemente presente, piacevolmente intenso, pur restando nei limiti di una hell.
Nonostante si tratti di un prodotto dove non dovrebbero essere presenti note di tostatura, si può quasi affermare che dopo una punta leggermente dolce, nella parte centrale, il fondo possa ricordare vagamente un sentore di tostato che generalmente non appartiene a questo genere di birre, un tratto interessante e gradevole.
Se me l’avessero proposta senza conoscerne la classificazione avrei potuto farla rientrare nella categoria delle export, data la corposità generale. E’ una birra che scende bene ed allo stesso tempo ha carattere, non avevo grandi aspettative per questa produzione ma devo dire che sono stato positivamente colpito, niente di eccezionale ovviamente, è comunque una normale helles bavarese, ma sicuramente una birra che vale la pena di gustare più volte, contando anche l’ottimo rapporto qualità prezzo.
Costanza di produzione: Costante.
Resa in bottiglia: Buona.
Foto di Luca e Pamela Strali
Foto aggiuntiva di Tomasz Konrad

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