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Birra Delle Lande
Un viaggio personale alla scoperta della tradizione birraia tedesca
Cos'è Birra Delle Lande?
Birra Delle Lande non vuol essere il solito blog da degustatori di birra artigianale, non è questo l'intento.
Oggi il web offre tantissime scelta tra i vari siti di esperti degustatori che spaziano da un capo all'altro di questo ormai enorme panorama "birrofilo", si possono trovare ottimi blog gestiti in maniera eccellente e che possono offrire informazioni altamente dettagliate e professionali, spesso ad opera di veri esperti, molti dei quali produttori ed addetti ai lavori.
Ma laddove abbondano approfondimenti di ogni genere sulle tendenze brassicole del momento (perlopiù incentrate sul mondo anglosassone e belga, nonchè sulla nuova e fiorente produzione artigianale italiana), a mio parere scarseggiano le impressioni e le esperienze su quello che a conti fatti è il paese emblema del mondo della birra... la Germania, ed in particolare, ovviamente, la Baviera (e la Franconia, parte della stessa).Spesso data per scontata, spesso presa con superficialità per il suo legame all'Editto di Purezza del 1516 (per alcuni visto come una limitazione) negli ultimi anni sta invece tornando alla ribalta forte non del gusto del nuovo o del particolare, ma grazie alla pura e semplice forza di una qualità ineccepibile, resa finalmente nota nella sua miriade di tipoligie di birre grazie anche allo sdoganamento della Germania agli occhi del mondo, non più vista solo come un austero paese legato ad un tragico passato, ma come un fiorente centro di cultura, gastronomia, tecnologia ed elitè del sociale che tanti altri paesi, compreso ovviamente il nostro, gli invidiano.
Ebbene... “Birra delle Lande” non è il blog di un degustatore... non lo sono e ritengo di non avere la preparazione per definirmi tale.
Questo sito non è una guida ufficiale, non troverete sponsorizzazioni, ne tantomeno articoli da sommelier... questo blog non è altro che il diario di viaggio di un appassionato, un amatore che grazie ad esperienze personali e consigli di altri appassionati ha fatto della passione birricola tedesca, ed in particolare bavarese e francone, un grande amore che va ben oltre la semplice degustazione.
Anche se più volte sono stato ad un passo da frequentare corsi di degustazione, ho preferito discostarmene, in parte perché l’arte del sommelier richiede certamente grandi capacità e tanto tempo da dedicarvi in maniera sistematica, ma soprattutto perché, per mia esperienza, ho realizzato che l’eccessiva “tecnicizzazione” rischia di far perdere la genuinità della passione, soprattutto nel campo enogastronomico (o “birrogastronomico”, per dirla alla nostra maniera).
Nel momento in cui il frutto della tua passione diventa uno schema tecnico, rischi di perdere di vista anche il contesto che ruota attorno all’elemento del tuo interesse… si perde l’aspetto più "spirituale" e rustico, che alla fine è il bello della passione per tutto ciò che rappresenta la tradizione del gusto.
Chiunque abbia avuto modo di provare in loco le birre bavaresi (e non solo), si sarà certamente reso conto di quanto la birra, in Baviera e Franconia, sia simbioticamente legata alla tradizione, alla cultura regionale e rurale sotto ogni aspetto, trascendendo dai meri tecnicismi produttivi.
Questo è “Birra delle Lande”, il mio personale e costante viaggio tra le splendide terre germaniche, della Baviera e della Franconia, dove, secondo il mio personale gusto e parere, producono la birra più buona al mondo.
Questo progetto si basa sui miei gusti personali, con il massimo impegno, però, per la più totale obiettività ed imparzialità.
Spero che possa essere utile, se non addirittura d’ispirazione, per tanti altri amanti della birra tedesca che come me hanno sentito nascere in loro una grande passione per questa terra magnifica ed il suo prodotto più famoso.
Da cosa nasce la passione?
Essendo parmigiano, il mio primo approccio al mondo delle bevande alcoliche è avvenuto con il lambrusco, durante la mia infanzia, quando il mio buon nonno mi ha iniziato, quasi involontariamente (o forse no) ai piaceri di un sincero bicchiere di vino.
Ma avendo poi affrontato la mia adolescenza all’interno dell’ambiente rock, ove la birra, anche la più becera, regna incontrastata nelle serate brave, il mio interesse è andato crescendo sui toni più dorati e schiumosi delle notti libere.
Dopo i primi periodi di totale ignoranza, ho cominciato in maniera naturale a distinguere quelle che all’epoca potevano essere considerate birre di accettabile qualità rispetto a quelle che oggi un amante della birra non chiamerebbe nemmeno con lo stesso nome.
E’ stato poi grazie all’amicizia con Luca, attuale proprietario di uno dei migliori ristoranti bavaresi d’Italia, il Marienplatz Braustube (a Parma) che ho avuto la possibilità di accrescere la mia passione con maggior cognizione di causa.
Dapprima grande amante delle weizen bavaresi, mi sono con il tempo appassionato a Pils e Hell, finchè un giorno, per una serie di eventi concatenati, ho scoperto quella che ad oggi è ancora la mia birra preferita, sia come tipologia, che come marchio.
Avevo già viaggiato in Germania, ed avevo provato birre di diverse tipologie, senza mai però entrare nel merito, vedendo all'epoca (durante i miei vent'anni) la birra più come un piacevole mezzo per raggiungere l’ebbrezza, piuttosto che un’opera di gusto e piacere.
Ma mai mi sarei potuto appassionare così tanto alla cultura brassicola senza conoscere la Landbier dell’Aktien Bayreuther.
La scoprii per la prima volta in un locale aperto da alcuni amici, oggi purtroppo chiuso… ove l’intero roster della Bayreuther fiottava dalle spine di un bellissimo locale in stile Rock’n Roll anni ’50.
Sicuramente una combinazione fuori tema, ma la scelta delle birre mi colpì particolarmente… conobbi la Dunkel e la Kellerbier, che avevo già provato in passato, quando non avevo le cognizioni sufficienti per restarne affascinato, ed oggi sono le mie due qualità di birre preferite in assoluto.
Da quel momento la mia passione è gradualmente maturata, fino a trovare una finalizzazione grazie a mia moglie, che mi ha spinto a viaggiare verso la Baviera per scoprire di persona le birre che tanto avevo imparato ad amare e verso tante nuove scoperte.
Da li in poi il viaggio in Baviera è diventata la norma, ed oggi ogni occasione è buona per prendere il treno e passare qualche giorno in quel luogo fantastico che sento tanto mio quanto la mia terra natia.
Di cosa parleremo?
La scelta di parlare unicamente di birre tedesche nasce prettamente dalle mie personali preferenze.
Non sono mai stato un grande amante delle birre anglosassoni, belghe, francesi e scandinave, ne tantomeno delle blasonate birre artigianali italiane che negli ultimi anni stanno facendo furore tra i concorsi internazionali.
Tante birre di qualità, ma che non rientrano nei miei gusti, più tarati sui tradizionali sapori germanici.
È mia ferma convinzione che ogni bevanda alcolica dia il suo meglio nel suo range di grado alcolico naturale (per modo di dire), quanto lo superano trovo che si snaturino in quanto bevande di una determinata tipologia.
Per quanto mi riguarda, la birra da il suo meglio tra i 4 ed i 7 gradi, così come un buon vino rosso tra i 9 ed i 14. Non sono attratto nemmeno da aggiunte e miscugli molto in voga ad oggi, resto fedele al famoso Editto di Purezza del 1516 promulgato a Ingolstadt (tra Munchen e Nurnberg), non per questione di principio, ma per la semplice e personale conclusione che la birra necessita dei suoi soli tre componenti fondamentali: acqua, malto e luppolo, come recita l'Editto.
Tutto ciò che sconfina oltre, non rientra nei miei gusti.
E se anche voi lettori potete apprezzare questa mia preferenza, o anche solo gradirla all'interno di un panorama birricolo ben più vasto, spero che possiate trovare gradevole questo blog e, mi auguro, trarne interesse ed ispirazione.
Detto questo buona lettura e... PROSIT!!!
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