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HOFBRAU DUNKEL

  • Munchen
  • 29 mag 2016
  • Tempo di lettura: 6 min

Come già accennato in precedenti recensioni, nonostante non sia un assiduo frequentatore ne del centro di Munchen (almeno in rapporto alla frequenza con cui esploro la Franconia), non posso esimermi dal prendere in considerazione recensioni di marchi decisamente più popolari e "mainstream", in locali conosciuti e dall'impronta più turistica.

Recensire unicamente piccole brauerei a condizione familiare sarebbe certamente il meglio per un birrofilo della mia specie, ma sarebbe quantomeno scorretto nei confronti dell'onestà intellettuale come anche nei confronti di tante birre la cui qualità non viene sminuita da una fama di altri livelli. Insomma... anche se sono dell'idea che qualità e quantità nella stragrande maggioranza dei casi non siano direttamente proporzionali (ma al contrario...), bisogna ammettere che non sono esageratamente rari i casi in cui la qualità non abbandona del tutto le produzioni un po' meno di nicchia, almeno lassù, entro le mura ove vengono prodotte.

Andiamo dunque a visionare un vecchio classico, ritornando entro le mura cittadine del capoluogo bavarese.

Chi non conosce l'Hofrauhaus?

Antica birreria di Munchen, è ancora ad oggi la più grande e la più famosa... indegnamente nominata con i peggiori appellativi, da "la birreria di Marienplatz (non è assolutamente in Marienplatz)" fino al ben peggiore "la birreria di Hitler", in quanto viene tristemente ricordata nei libri di storia come luogo di ritrovo del primo convegno nazionalsocialista in Germania, presieduto ovviamente dal futuro Fuhrer. Ma aldilà dell'ampio qualunquismo che può aleggiare attorno a questo mostro sacro della cultura birrofila bavarese, bisogna ammettere che nel complesso, seppur giornalmente invasa da frotte di turisti urlanti, l'Hofbrauhaus mantiene ancora buoni livelli qualitativi, sia nel cibo, che nella birra. Complice sicuramente il fatto che parte della produzione avviene proprio nei locali limitrofi, sempre nello stesso stabile, questa braustuberl sa ancora offrire ottimi Mass, soprattutto quando si parla di Dunkel.

Ma prima di arrivare alla birra spendiamo due parole per questo storico edificio, tappa obbligata per ogni primo viaggio monachese.

Anche se è notoriamente legata a Marienplatz, cuore pulsante del centro di Munchen, la Hofbrauhaus si trova nello spiazzo denominato Platz (letteralmente "piazza"), una sorta di borgo che va allargandosi nel punto tra l'Hofbrauhaus e l'Ayinger im Platz (proprietà dell'omonimo birrificio ed una delle migliori braustuberl in città). Costruita nel 1589, inizialmente era il birrificio e birreria ufficiale del Re di Baviera, divenne poi aperto al pubblico nel 1828, ed oggi è proprietà dello stato bavarese. Entrando nel borgo di Platz da una serie di vie laterali che si diramano da Marienplatz, ci ritroviamo sulla destra l'ampio porticato dell'Hofbrauhaus, i cui pilastri sono sormontati dalla grande scritta Hofbrauhaus, la quale introduce al principale degli enormi saloni. Sulla destra è impossibile non notare un ampio shop ufficiale, dove il merchandise non si vende certo a fatica, nonostante i prezzi decisamente troppo elevati rispetto a tanti altri birrifici bavaresi, ma si sa come funziona, turismo di massa e centri cittadini significano facilmente prezzi alti, anche nei migliori dei paesi (ma se si sa dove andare...). L'interno è letteralmente enorme... i posti a sedere sono migliaia, disposti su tavolate di ogni genere, tutte in legno scuro, e contornate da un arredamento nel più classico stile bavarese. Per trovare posto, impresa non facile quasi a qualsiasi ora, bisogna semplicemente avvicinarsi ai tavoli, dopo aver chiesto gentilmente al cameriere incaricato di seguire quella determinata zona, ed aspettare nella speranza che qualche avventore liberi presto un paio di posti... il che non è difficile, visto il frequentissimo ricambio, basta non farsi distrarre e puntare i tavoli con pazienza. Come in ogni braustuberl che si rispetti, è normale sedersi al tavolo con sconosciuti, che nella maggior parte dei casi, pregni dell'aria festosa ed allegra del locale, accolgono sempre con gentilezza e qualche allegro "Prosit" i nuovi venuti. Al centro della sala principale un gruppetto di musicisti con vestiti tradizionali (Lederhosen per gli uomini e Dirndl per le donne) allietano la clientela con i più classici motivetti bavaresi a base di ottoni, terminati sempre con il classico dei classici "Ein Prosit"... come andare a venezia e non sentire i gondolieri che cantano in veneto o non sentire nemmeno una volta "la vie en rose" per i borghi di Parigi... ci sono cose, nelle leggi universali del turismo, non possono essere evitate... e dopotutto fa sempre un gran piacere. In tante visite che ho fatto in questa gigantesca braustuberl, non sono mai riuscito a quantificare ne le stanze ne i piani... anche perchè non credo che siano tutti aperti al pubblico esterno... di certo dispone di un enorme biergarten sormontato da grandi balconate al secondo piano. Spesso si possono vedere i locali in Lederhosen e Dirndl... monachesi appartenenti a famiglie storiche, sia giovani che vecchi, che si aggirano orgogliosi con il loro Mass personale in mano, tra i tavoli riservati ognuno ad una determinata famiglia, con tanto di incisione e stemma sul tavolo. Possiamo definirlo il più significativo concentrato di tutto ciò che è cultura bavarese, nella sua manifestazione più imponente e tradizionale, almeno per quel che riguarda il grande centro di Munchen.

A meno di non avere la sfortuna di trovare un cameriere troppo irritato dai turisti, purtroppo spesso maleducati (e purtroppo, mi spiace dirlo, spesso italiani), è facile trovare un servizio gentile e di qualità... il menù è valido, si possono trovare anche piatti particolari oltre ai grandi classici, spesso in base alla stagione (da non perdere, ad esempio, la tartar di manzo), e per gli appassionati di bretzel, cameriere in Dirndl si aggirano tra i tavoli reggendo ampi cestini che contengono dei bretzel extra large da pagare a parte. Attenzione... come quasi ovunque in Baviera, anche i cestini del pane e dei bretzel che vi vengono serviti automaticamente dal cameriere sul tavolo sono da pagare (a meno che non rientrino nel piatto ordinato), nel caso ne consumaste. Non è un modo per spennare i turisti, è semplicemente la norma per i ristoratori bavaresi... il che è sicuramente meglio della poco apprezzata abitudine italiana di far pagare il coperto, cosa che in Germania non esiste proprio, tanto che, come già detto in precedenza, quando si è ben serviti non dispiace mai lasciare una mancia alla cameriera, come è buona creanza da queste parti. Punto di forza di questo locale sono sicuramente i prezzi... sia la birra che i piatti sono serviti a prezzi estremamente ragionevoli per il centro di Munchen... la birra è obiettivamente a buon prezzo (certamente a meno che in qualsiasi locale italiano) ed i piatti sono assolutamente abbordabili, vi sono locali decisamente più costosi nei dintorni, ed il tutto, paragonato ai prezzi medi nei grandi centri italiani, risulta decisamente più economico. Insomma... si mangia bene, si beve anche meglio, ed il tutto a prezzi più che onesti, vista la location. Si potrebbe perdere un giorno per descrivere adeguatamente questo immenso locale, ma non potendo perderci in gloria veniamo finalmente alla birra...

HOBRAU DUNKEL: La leggenda sostiene che la birra dell'Hofbrauhaus, in particolare la Dunkel, sarebbe servita non pastorizzata, ossia senza quel procedimento (risaldamento della birra a 60C° per una ventina di minuti) che elimina i particolari microorganismi che portano la birra a fermentare e, nel tempo, ad andare a male in brevi periodi. Gli stessi microorganismi attribuiscono però alla birra le sue qualità migliori, sia in fatto di sapore, che di proprietà per il sistema digerente. Detto in maniera molto schietta, la birra non pastorizzata è incredibilmente più buona, più digeribile, meno pesante e ricca di fermenti lattici. E' difficile pensare che la Hofbrau, con le sue vaste produzioni su scala internazionale, possa permettersi di produrre birra non pastorizzata, ma è altresì verosimile pensare che all'interno della birreria principale, che come già detto ha all'interno dei suoi locali anche parte dell'impianto di produzione, possa produrre e servire birra non pastorizzata da consumarsi solo all'interno della stessa Hofbrauhaus. Questa teoria è effettivamente alimentata, almeno nella mia personale esperienza, dal fatto che la Dunkel che ho sempre consumato all'interno dell'Hofbrauhaus risultava sempre più gradevole e più digeribile rispetto a quella consumata altrove. Si tratta dunque di realtà o di una leggenda per i turisti? Sarà mia premura l'informarmi durante le mie prossime visite. L'Hofbrau Dunkelbier si presenta nel più classico Mass di vetro dell'HB, è di colore marrone molto scuro, con una schiuma bianca e densa, che perdura con tenacia, se ben spillata, cosa che purtroppo non avviene nella totalità dei casi, vista la frenesia dovuta alla grande massa di avventori, spesso non avvezzi all'importanza di una buona spillatura. Un primo impatto leggermente dolce lascia spazio ad una tostatura intensa ma non invadente, è una birra equilibrata, con una coda dal sapore rustico e persistente nei primi sorsi. Non presenta note acide ne particolarmente amare, è una birra per tutti, fermo restando che si sappia apprezzare la buona tostatura di una altbayerische dunkel. Qualità che a memoria non ricordo nella sorella Hell, che in genere apprezzo molto meno, ma è passato molto tempo dal mio ultimo boccale. Si può definire nel complesso una birra dal gusto gradevolmente marcato ma decisamente leggera nella sua resa complessiva, senza ombra di dubbio una delle migliori produzioni della città.

Nota: Anche in bottiglia rende bene come dunkel, seppur meno fresca e leggera di quella servita all'Hobrauhaus alla spina (e qui si ritorna al dubbio della non pastorizzazione) è un'ottima alternativa per chi vuole gustarsi una buona dunkel a casa ma non sa come procurarsi prodotti più ricercati, in quanto è facilmente reperibile anche in Italia, talvolta anche nei supermercati meglio forniti.

Costanza di produzione: Costante.

Resa in bottiglia: Buona, un po' più ferma, ma comunque valida.


 
 
 

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